Cinema: UNFRIENDED l'horror che fa sociologia

 Dai produttori di " Paranormal", il 18 giugno esce nelle sale cinematografiche "Unfriended" un film di Levan Gabriadze.
 
Cast: Heather Sossaman, Matthew Bohrer, Renee Olstead, Shelley Hennig, William Peeltz, Jacob Wysocki, Courtney Halverson. 
 
Durata film: 82 minuti.
 
Trama: Il film comincia con un video che ritrae il suicidio di una ragazza. Un anno dopo il filmato gira sui social network e la ragazza in questione è diventata lo zimbello di tutta la comunità ma alcuni suoi amici si riuniscono in videoconferenza per scoprire chi abbia caricato quel video online. In seguito, un'altra persona qualcuno che non ha foto profilo si aggiunge alla conversazione e dichiara di essere nientemeno che la ragazza morta.  Successivamente tutti i partecipanti alla conversazione iniziano a morire nei modi più incredibili. Una storia insomma piena di suspense.
 
Questo film  racconta la paura degli sconosciuti su internet in un mix fra angoscia e pathos che accompagna gli spettatori fino all'ultimo minuto. 
Il film girato completamente con la tecnica del documentario, mostra e fa ascoltare i dialoghi di alcuni ragazzi in una videoconversazione su skype che fa uscir fuori le loro paure e i loro segreti.
In "Unfriended", il terrore si trova su una piattaforma virtuale che non sempre i ragazzi di oggi, soprattutto i più giovani, riescono a controllare. Nel film viene affrontato appunto l'attualissimo tema dell'uso spesso inappropriato dei social  dove viene condivisa  e messa  in mostra ogni cosa. Se da una parte internet rappresenta una grande opportunità per il progresso, dall'altra può diventare un'arma a doppio taglio, in quanto a volte  vengono caricati sul web contenuti molto personali ma non per informare o denunciare un determinato fatto accaduto bensì per apparire e attirare attenzione anche se questo comporta servirsi di storie negative, il regista vuole anche far riflettere sulle conoscenze virtuali e sul grande pericolo che esse comportano.
 
                                                                                                                            Carmen Di Mauro