Evoluzione della comunicazione per i disabili visivi : Braille

 Nel precedente articolo abbiamo approfondito l'utilizzo dei pc e dei tablet da parte dei disabili visivi,adesso approfondiremo un altro metodo di comunicazione ovvero il Braille. Esso è il metodo di lettura e di scrittura con la quale il non vedente può leggere dei libri, questo metodo presenta delle particolarità, ovvero non si usa  un normale foglio e una penna ma bensí una tavoletta in metallo o in plastica, nella quale viene  inserito un foglio di cartoncino, ed un punteruolo. La tavoletta è composta da un paio di righe e un paio di colonne che formano dei quadretti, in essi si possono comporre sei puntini che, toccandoli con l' indice, il disabile visivo traduce in lettere l' ordine dei puntini. Questo metodo fu inventato nella prima metà del XIX dal francese Louis Braille, che essendo diventato non vedente a causa di un incidente avuto da bambino, sentí l' esigenza di inventare un sistema per permettere ai non vedenti di leggere e scrivere. Con l' avvento dell' informatica il braille ha subito dei cambiamenti infatti il non vedente può avvalersi di un display braille digitale che collegata al proprio computer  permette di leggere e scrivere. Non tutti i display braille devono essere collegati ad un pc perchè essi stessi integrano delle funzioni di blocco note. Successivamente i file creati vengono salvati su una chiavetta usb o su una micro sd, essi possono essere scritti con il braille a otto punti. Questo tipo di braille si differisce dal braille a sei punti per la punteggiatura e le lettere accentate. Il non vedente può ,anche, stampare in braille ciò che scrive al pc attraverso una stampante braille. Istituita nel 2007 il 21 febbraio si celebra la giornata nazionale del Braille.

Il braille è ormai strumento principale dei non vedenti poichè senza di esso non potrebbero nè leggere nè scrivere.
 
 
 
                                                                                                                             Andrea La Rosa
 
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